Sezione INFN di Bari
Come dimenticare i tempi pioneristici della costruzione dell’esperimento ALEPH, uno dei quattro esperimenti al LEP, quando bisognava risolvere problemi mai incontrati in precedenza: era tutto da inventare e progettare da zero. Non si disponeva neanche delle stanze dove lavorare: ricordo di aver passato i lunghi mesi più freddi al CERN, in gelidi container dove veniva svolta tutta l’attività di progettazione, costruzione e test della scheda elettronica per l’acquisizione dei dati del calorimetro adronico. La progettazione e realizzazione del modulo Fastbus ASTROS (Aleph Streamer ReadOut System) e della sua elettronica ancillare (la Splitter Board e l’Hadron Calorimeter Processor) favorirono nella Sezione di Bari il passaggio ai circuiti stampati multistrato, l’avvio della progettazione di chip (ASIC) mediante CAD, nonché di fare le prime esperienze di “Trasferimento Tecnologico”. Non dimentico le parole pronunciate dal responsabile barese dello sviluppo del rivelatore, in uno dei momenti del passaggio dalla vecchia tecnologia a “multifili” verso i circuiti stampati multistrato: “solo se hai un obiettivo, avrai lo stimolo per imparare una nuova tecnologia”.
Antonio Ranieri, sezione INFN di Bari